E' difficile e meraviglioso vivere in questa città

mercoledì 3 novembre 2010

Ronde e adesivi anti prostituzione

(La Repubblica) Salaria, ronde e adesivi anti prostituzione "Così segnaliamo le auto dei clienti"
L'avviso è un adesivo sul quale campeggia un grosso maiale. Viene appiccicato di nascosto dai giovani di Castel Giubileo sulle automobili che si fermano per adescare le lucciole
«Sgamato mentre andavo a prostitute nella zona della Salaria. La tua donna ringrazia i ragazzi di Castello». L´avviso, in forma di adesivo sul quale campeggia un grosso maiale, viene appiccicato di nascosto dai giovani di Castel Giubileo sulle automobili che si fermano per adescare le lucciole. Il messaggio è piuttosto chiaro: più che togliere le prostitute dalla strada, i ragazzi con questa iniziativa tentano di disincentivare i clienti. E l´effetto sorpresa, per chi si ritrova lo stickers attaccato sul cofano, è garantito.
«Viviamo il caldo e il freddo della borgata - racconta Nicola di Castello dell´associazione Vivi Castello - Non è facile crescere in queste zone, ma non ci arrendiamo. La prostituzione qui c´è sempre stata, anche se negli ultimi tempi passa più polizia». Già, i ragazzi di Castello non sono nuovi a certe iniziative che a volte hanno anche oltrepassato il limite della legalità. «Scendevamo in strada di sera e gridavamo "andatevene, andatevene", succedeva diversi anni fa ed eravamo esasperati perché ormai non si poteva più uscire di casa - continua Nicola, poco più che maggiorenne - e quando non funzionava tiravamo i sassi alle macchine che facevano salire le lucciole. Abbiamo rischiato grosso perché c´era gente anche molto violenta». Ora invece hanno scelto una diversa forma di comunicazione ma il messaggio è sempre lo stesso: dire basta alla prostituzione. «È un adesivo schietto e diretto, così tutti sanno che non li vogliamo nel quartiere».
Il fenomeno è diventato un problema anche per le ragazze. «Molte sono ormai vestite come giovani normali - dice Laura, 16 anni che è nata e cresciuta a Castel Giubileo - e così quando noi aspettiamo l´autobus alla fermata del 135, sono molte le macchine che si accostano per farci cenno di salire e ci chiedono se vogliamo un passaggio». Dal Municipio IV, che è sempre stato in prima linea nella lotta alla prostituzione, non ne sanno nulla. «Non posso di certo avallare questo tipo di iniziative - ammette il minisindaco Cristiano Bonelli - ma nonostante negli ultimi due anni siano state fatte delle ordinanze, siamo di fronte ad un problema di caratura nazionale e credo che oltre al municipio e al comune che hanno comunque poteri limitati, serve una legge del governo».
di LAURA SERLONI

Nessun commento:

Posta un commento