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venerdì 19 novembre 2010

Dal Mamiani al Visconti, ecco tutti i licei occupati

(La Repubblica) Sono in tutto sei gli istituti coinvolti.Un "no" secco alla riforma Gelmini e ai tagli di 8 miliardi di euro che penalizzano la scuola pubblica. Si aggiungono le condizioni precarie sul fronte dell'edilizia scolastica, i mancati rimborsi per i prof che accompagnano gli studenti nei viaggi di istruzione, la mancanza di aule autogestite per le assemblee e i licenziamenti di massa che hanno colpito i precari
Sei licei occupati, due appena "disoccupati" e due in autogestione. La mappa della rivolta radicale negli istituti romani presidiati dagli studenti va da Prati al centro storico, da Monteverde a San Lorenzo, fino al quartiere Coppedè. Un fronte compatto cui si aggiungono le autogestioni del Morgagni e del Tasso e, a breve, quelle del Caravillani, del Newton e dell'Aristofane.
Date diverse ma un'unica piattaforma: un "no" secco alla riforma Gelmini e ai tagli di 8 miliardi di euro che penalizzano la scuola pubblica. In alcuni istituti, ai motivi della protesta, si aggiungono le condizioni precarie sul fronte dell'edilizia scolastica, i mancati rimborsi per i prof che accompagnano gli studenti nei viaggi di istruzione, la mancanza di aule autogestite per le assemblee e i licenziamenti di massa che hanno colpito i precari. Ma a spaventare i liceali è anche il futuro: "La riforma Gelmini colpisce duramente gli atenei  - spiegano - con l'ingresso di privati nei Consigli di amministrazione, i tagli alle risorse e la precarizzazione dei ricercatori. Ci aspetta un futuro di macerie".
Avogadro . Al liceo scientifico nel quartiere Coppedè l'occupazione è partita soltanto oggi.  Un presidio anomalo "senza bandiera né colore", partito dai militanti di Lotta Studentesca, movimento di estrema destra, ma che però ha coinvolto anche ragazzi di altri schieramenti. I giovani stanno occupando il liceo. Una parte di studenti, appartenenti a gruppi di sinistra, si è però dissociata e ha deciso di autogestire la succursale di via Cirenaica con lezioni facoltative di didattica alternativa tenute dai prof. Colonna. Occupazione "alternativa" anche al liceo dietro piazza Farnese. Per due giorni  (oggi e domani) gli studenti presidieranno l'edificio, poi da lunedì inizierà una sorta di "occupazione partecipata": la mattina i docenti terranno lezione, il pomeriggio e la notte spazio invece a corsi sulla riforma e a gruppi di studio.
Talete. È il terzo istituto occupato oggi. Il secondo nel quartiere Prati dopo il Mamiani. Gli studenti stanno discutendo i tempi del presidio e le attività alternativa da svolgere.
Mamiani. Il classico in viale delle Milizie è stato occupato, tra mille divisioni e polemiche, il 16 novembre. E il presidio, almeno nelle intenzioni, dovrebbe andare avanti fino al 27, data della manifestazione nazionale indetta dalla Cgil. In questi giorni si sono tenuti incontri con vari giornalisti e seminari su Federico Aldrovandi, Stefano Cucchi e Carlo Giuliani. La sera le palestre dell'istituto di Prati si sono animate con musica e concerti.
Manara. Ancora occupato, dal 15 novembre, il liceo Manara, in zona Monteverde. Gli studenti promettono di rimanere in presidio fino a che avranno le forze nonostante le minacce di sgombero da parte del corpo docente e i ripetuti tentativi della preside di entrare nella scuola. I ragazzi hanno organizzato corsi sulla politica italiana, la riforma, i movimenti universitari e il conflitto tra Israele e Palestina. Ma tra i progetti creativi c'è anche quello di ripitturare i muri esterni del liceo. 
Virgilio. Dal 16 novembre è occupato anche lo storico liceo classico di via Giulia. Altissima la partecipazione: un'assemblea di circa 700 studenti ha votato all'unanimità la forma di lotta più estrema. Un'occupazione che oggi ha coinvolto anche gli uffici del I Municipio: gli studenti hanno ottenuto un incontro con il minisindaco Orlando Corsetti per chiedere spazi di aggregazione dopo la sottrazione alla scuola dei campi da gioco e del cortile sotto cui sorgerà un parcheggio interrato. Il 25 si terrà un secondo incontro con l'assessore capitolino Alfredo Antoniozzi per trovare una soluzione condivisa.
Visconti. È terminata invece stamattina l'occupazione del liceo in piazza del Collegio Romano durata appena due giorni. Un presidio voluto dagli studenti "contro la riforma Gelmini, i fondi aggiuntivi concessi in Finanziaria alle scuole e agli atenei privati, l'abolizione dei compensi per i professori in viaggio di istruzione e la parziale privatizzazione del sapere". Ma, assicura il preside Rosario Salamone, "i ragazzi sono stati responsabili, ad una prima ricognizione non abbiamo trovato danni nell'istituto".
Machiavelli. Disoccupata anche la sede distaccata del Machiavelli, l'ex Gaio Lucilio di San Lorenzo, il primo ad inaugurare "l'autunno caldo" il 10 novembre. Dopo giorni di didattica alternativa e assemblee con il coordinamento "Surf" che riunisce anche il Newton, il Tasso, l'Aristofane e il Cavour, i ragazzi hanno riconsegnato le chiavi dell'istituto nel quale però non sono ancora potuti rientrare in attesa della disinfestazione.

VIOLA GIANNOLI

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