(La Repubblica) Il fiume esonda nel Viterbese. Sale il livello dell'acqua che ha superato le banchine. La Protezione civile: "Crescerà ancora". Alemanno: "Non ci saranno problemi". Decine di chiamate ai vigili del fuoco per gli allagamenti nella Capitale. Molti problemi tra Orte e Gallese Scalo
"Una piena con un colmo di quasi 10 metri a Ripetta intorno alla mezzanotte". E' l'allarme lanciato dalla Protezione civile, impegnata a monitorare i livelli del Tevere, dopo la pioggia incessante delle ultime 48 ore. Intanto il fiume è uscito dagli argini tra Orte e Gallese Scalo, in provincia di Viterbo. Allagamenti si sono verificati anche sulla costa, a Montalto Marina.
L'allerta. "Il Tevere - spiega Tommaso Profeta, vicecapo di Gabinetto e direttore della Protezione civile di Roma Capitale - è arrivato a 7,15 metri . L'acqua ha superato le banchine ed è previsto un ulteriore innalzamento nelle prossime ore". E il sindaco rassicura: "Ho sentito la Protezione civile, si attende una piccola piena del Tevere, ma non è assolutamente pericolosa", ha detto Gianni Alemanno. "Il massimo che può accadere - ha spiegato - è che l'acqua possa raggiungere il livello delle banchine inferiori. Nessuno straripamento e nessun pericolo".
La nuova ondata di maltempo ha causato allagamenti in numerose zone della città. In città numerose le chiamate ai pompieri al centro storico, per soffitte e piani terra allagati, e al Tuscolano.
Dalle prime ore del mattino, proseguendo il lavoro della notte, le pattuglie delle volanti e gli operatori della Squadra nautica della Questura stanno controllando il lungotevere, per verificare la presenza di giacigli e di senza fissa dimora. In campo 4 natanti, 10 volanti e altri 4 equipaggi a bordo di fuoristrada. Monitorati anche i ponti sotto i quali scorrono le acque del fiume e le aree golenali. Controlli anche nelle aree prossime agli argini lungo le piste ciclabili. In campo anche il Reparto Volo della Polizia di Stato per monitorare dall'alto anche le aree più periferiche, da dove provengono gli affluenti del fiume capitolino.
Decine le chiamate arrivate ai vigili del fuoco che sono intervenuti per liberare le strade da alberi e rami caduti, per allagamenti di sottopassi stradali, soffitte e cantine. Per allagamento è stato chiuso il sottovia sulla Salaria di via dei Prati Fiscali. La Protezione civile del Campidoglio, a causa delle numerose chiamate, ha messo in campo un numero maggiore di volontari.
In via dell'Anagnina gli agenti delle volanti sono intervenuti anche per un cartellone pubblicitario, mentre il sottopassaggio nei pressi della Basilica di San Paolo è risultato completamente allagato. Altri allagamenti si sono verificati presso le stazioni metro di via Tiburtina e della Nomentana. Nel corso della giornata di ieri sono state registrati anche alcuni black-out elettrici in zona centro e, in particolare, in via Biancamano.
Fuori Roma. Le zone più colpite nei dintorni di Roma sono quelle di Montelanico, Marino, Frascati, Velletri, Palestrina, Tivoli e Pomezia. Nel viterbese, tra Orte e Gallese Scalo, il Tevere, ingrossato dall'onda di piena, ha invaso numerosi ettari di terreno, arrivando a lambire alcune abitazioni. Il livello del fiume, secondo la Protezione Civile della Regione Lazio ha raggiunto i 6,40 metri all'idrometro di Orte. Alcune persone sono rimaste bloccate in casa. Un uomo, che doveva ricoverarsi in ospedale è stato soccorso dai vigili del fuoco.
Un gregge di pecore è rimasto imprigionato nell'acqua e nel fango. Un elicottero dei vigili del fuoco di Viterbo sta sorvolando l'area allagata dal Tevere per individuare gli animali rimasti impantanati e portarli in salvo.
Vigili del fuoco e Protezione civile sono in azione anche sul litorale, in particolare a Montalto Marina, dove si sono verificati diversi allagamenti. Un uomo che si era sentito male in casa e non riusciva ad uscire dall'abitazione perché l'accesso era completamente bloccato dall'acqua piovana, è stato soccorso dalla Protezione civile.
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