(La Repubblica ) Non trova pace il Pincio. A cinque anni di distanza dall'apertura del cantiere per il mega parcheggio interrato da oltre 700 posti, sospeso e poi definitivamente bloccato dalla giunta Alemanno nel settembre 2008, il piazzale è ancora occupato da un'ampia recinzione che nasconde alla vista la parte destra dell'area per chi guarda verso piazza del Popolo.
Il Campidoglio ha festeggiato il 7 marzo scorso la restituzione della terrazza ai cittadini, ma nessuno, né gli operai della Sac, la società del gruppo Cerasi che aveva vinto l'appalto per il parcheggio, né le ditte del Comune hanno provveduto ancora a rimuovere completamente quel grande pezzo di cantiere. Una lunga rete verde con il segnale di "Vietato l'ingresso", ospita all'interno prefabbricati in plastica e lamiere destinati in origine agli uffici del personale e al deposito attrezzi, triste e desolata testimonianza dei lavori interrotti.
Non si capisce perché il cantiere sia ancora presente, visto che il Campidoglio ha indennizzato con sette milioni di euro la società Sac per la revoca dell'appalto e sempre alla Sac, per 3 milioni di euro, ha affidato l'incarico di riportare il Pincio alla situazione precedente allo scavo. Per ben tre volte, lo stato di degrado e di abbandono in cui il piazzale versava dopo lo stop ai lavori aveva spinto Italia Nostra a tre violente invettive contro il sindaco Alemanno, con l'accusa di non mantenere gli impegni presi.
Poi, finalmente, l'inaugurazione della terrazza restaurata, rispettando l'impianto originario del Valadier, le celebrazioni con la banda dei vigili urbani al gran completo. I resti della villa di Lucullo e dei Pinci venuti alla luce con i sondaggi archeologici sono stati inseriti in una galleria sotterranea grazie alla realizzazione di un solaio sospeso. In superficie, sono stati ripuliti i busti, recuperate le panchine storiche, restaurate le fontane, uno dei viali d'accesso al piazzale, le scogliere e le aiuole. "Con le risorse del nuovo bilancio restaureremo anche la loggia davanti al piazzale", aveva annunciato l'assessore all'Urbanistica Marco Corsini. Invece, non solo non c'è traccia dei nuovi restauri, ma neanche è stata sgombrata interamente la terrazza.
Eppure, appena dieci giorni fa l'assessore all'Ambiente Fabio De Lillo aveva accompagnato a Villa Borghese il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro per verificare lo stato di degrado di piazza di Siena dopo i concerti di Renato Zero ed entrambi avevano annunciato un programma di grandi interventi per rilanciare la villa.
di CECILIA GENTILE
Nessun commento:
Posta un commento