Da Roma Today
Diagnosi errata: condannato medico e Bambino Gesù
La sentenza del Tribunale di Roma condanna l'ospedale pediatrico Bambino Gesù e il medico. Previsto un risarcimento di un milione e 600 mila euro per una diagnosi prenatale errata
Un milione e 600 mila euro: questa la cifra stabilita come risarcimento a una coppia di coniugi vittima di un errore diagnostico nell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
La vicenda risale al 1993 quando nacque il loro primogenito che, dopo pochi mesi mostrò una lunga serie di deficit psichici e motori e venne sottoposto a vari esami e accertamenti presso l'ospedale Bambino Gesù di Roma. La diagnosi dei medici fu ceroide lipofascinosi neuronale infantile, di cui madre e padre erano portatori sani.
I dottori però diedero speranza alla coppia, infatti, attraverso particolari esami molecolari avrebbero potuto tentare una nuova gravidanza e il bambino sarebbe potuto nascere sano. Il primo tentativo, nel 1996, andò male e la donna fu costretta a subire un aborto. Arriviamo al 1999, la villocentesi diede un risultato favorevole e a settembre nacque una bambina. A 18 mesi, però, anche lei mostrò i segni della gravissima malattia di cui era affetto il fratello, che nel frattempo morì.
Il tribunale di Roma ha condannato sia l'ospedale che il medico che eseguì l'esame molecolare. Per l'avv. Comini “è un risultato che almeno in parte risarcisce la coppia che in questi anni è stata costretta ad indebitarsi per far fronte alle costose terapie negli Usa per curare la figlia”.
I due coniugi, assistiti dagli avvocati Luigi Comini e Filippo Paolini del Foro di Lanciano, si sono infine rivolti alla giustizia che, con questa sentenza, gli ha dato ragione disponendo il risarcimento. La sentenza è stata emessa dal giudice Cecilia Bernardo, della seconda sezione civile del tribunale di Roma.
Nessun commento:
Posta un commento