Dal corteo principale che dalla tangenziale e la A 24 è rientrato alla Sapienza ai liceali attestati al Gianicolo. Dopo ore di paralisi in tutta Roma est, il traffico si è normalizzato. Nessun "assedio" al ministero di viale Trastevere. "Siamo oltre 30mila" fanno sapere gli studenti mentre una loro delegazione è stata ricevuta dal presidente Napolitano. Alemanno: "Finora giornata positiva" ma il cuore della capitale resta sotto stretto monitoraggio.Gli slogan? "La prossima volta assaltiamo il cielo" e anche "Voi nella zona rossa, noi liberi nella città"
"Voi nella zona rossa, noi liberi nella città". E' lo slogan-manifesto di come si è svolta capitale la protesta degli studenti contro il ddl Gelmini. Cortei e sit-in sono stati a macchia di leopardo, ma tutti nelle aree periferiche e ora migliaia di studenti sono rientrati alla Sapienza dopo aver occupato pacificamente tutta Roma est, e sfilato anche lungo il tronchetto autostradale della A 24 e la via Tiburtina. La mobilitazione più scenografica, accompagnata anche da qualche applauso dalle finestre, è stata l'occupazione in tarda mattinata della Tangenziale Est. Traffico paralizzato, ma ora via via si sta normalizzando. E gli studenti danno i numeri: "Siamo oltre 30 mila" . Una delegazione è stata ricevuta nel pomeriggio dal presidente Giorgio Napolitano.
"Il presidente della Repubblica ha detto di essere disposto ad esaminare le nostre alternative e proposte alla riforma Gelmini", ha detto uno degli studenti della delegazione che ha incontrato oggi il Capo dello Stato.
Ricevuti al Quirinale. A metà pomeriggio una dozzina di studenti universitari in rappresentanza di varie facoltà è entrata al Quirinale per essere ricevuta dal presidente della Repubblica. Scopo dell'incontro, illustrare i contenuti del messaggio fatto precedentemente recapitare al Capo dello Stato. Ieri le associazioni studentesche avevano esortato Napolitano a non firmare il ddl Gelmini.
I tre cortei della mattina. A Ostiense i circa 200 tra Cobas, studenti e lavoratori, hanno imboccato la stazione metro Piramide e si sono ritrovati nella città universitaria. Sulla Tuscolana, gli studenti di Roma Tre hanno bloccato il traffico, e al Gianicolo i medi hanno sfilato intorno al Fontanone e lungo la Passeggiata del Gianicolo. Stop alle auto, potevano transitare solo le ambulanze verso il Bambin Gesù. Stamani i liceali erano qualche centinaio con la mani dipinte di bianco e slogan come "La vostra cultura è la forza, la nostra forza è la cultura". "Abbiamo dipinto le mani di bianco come simbolo di pace, contro le violenze della scorsa manifestazione che non ci appartengono" spiegavano gli studenti mentre intonavano cori di protesta. "Vorremmo arrivare davanti al ministero - spiega uno studente del Mamiani - ma non sappiamo se ci riusciremo perchè ci sono camionette ovunque". Nessuno degli studenti ha mai puntato verso la "zona rossa", rimasta deserta e immersa in un silenzio irreale.
I blocchi del traffico. "Ci scusiamo per il disagio" è stato questo lo slogan scandito al ritmo di battito delle mani dal corte degli studenti ha attraversato la Tangenziale , prima all'imbocco dell'A24. I manifestanti hanno camminato tra le auto bloccate. Applausi dagli automobilisti in coda, scesi per seguire la manifestazione.
"Lo vedi che succede a votà Silvio". E' uno degli slogan cantati nel sottopassaggio dell'A24 dai ragazzi. Alcuni studenti hanno acceso fumogeni e lanciato bombe carta sull'autostrada, occupando entrambe le carreggiate del tronchetto autostradale. Sui muri del sottopassaggio la scritta: "La prossima volta assaltiamo il cielo".
La zona rossa. Blindatura soft e atmosfera di attesa: si presenta così il centro di Roma, per ora neanche sfiorato dai tre cortei di studenti in occasione del voto al senato del ddl Gelmini. Pochi negozianti del centro per timore di danneggiamenti hanno scelto di non aprire. I blindati delle forze dell'ordine stazionano solo in prossimità dei palazzi delle istituzioni, in particolare vicino ai ministeri dell'Istruzione, dell'Economia e a Palazzo Madama. Mini pattuglie di uomini delle forze dell'ordine sono state dislocate lungo il centro, pronte a raggiungere zone di eventuali tensioni. Ma finora sono state con le braccia conserte.
Blitz. Itinerari a sorpresa, flash mob, azioni estemporanee e 'incursioni' creative al di là della 'zona rossa' centrale. La protesta, sempre lontana dai Palazzi, ora procede dentro La Sapienza.
L'applauso all'operaio morto. Dal corteo sulla Tangenziale ed è partito un lungo applauso: così gli studenti hanno espresso la loro solidarietà alla famiglia dell'operaio morto in un incidente sul lavoro nella facolta di Scienze politiche, alla Sapienza. Al megafono uno dei ragazzi ha urlato: "Vergogna! Basta morti bianche! Solidarietà alla famiglia dell'operaio morto oggi su un'impalcatura della nostra facoltà". Stessa solidarietà dagli studenti-lavoratori che erano riuniti all'Ostiense
Alemanno: "Giornata positiva". "Fino a questo momento la giornata è trascorsa positivamente, senza nessun incidente. Possiamo tirare un sospiro di sollievo e possiamo dire che le brutte immagini del 'martedi' nerò di Roma non si sono ripetute". Lo ha detto il sindaco Alemanno, che ha aggiunto: "Ciò deriva dalla maggiore responsabilità che hanno dimostrato gli studenti e dalla grande professionalità dimostrata dalle forze dell'ordine che hanno attuato un sistema dissuasivo efficace e convincente che ha impedito nuovi incidenti e nuove provocazioni. Anche la scelta del Capo dello Stato di ricevere una delegazione di studenti è stata positiva perchè dimostra che c'è un terreno di dialogo se si rifiuta la violenza e si evita qualsiasi forma di illegalità".
Sotto piazzale Clodio. "Domani l'appuntamento è alle 9 a piazzale Clodio, davanti al Tribunale di Roma, per protestare contro il processo che si terrà nei confronti dei 23 arrestati durante la manifestazione del 14 dicembre scorso". Questo l'appello lanciato attraverso un megafono da uno degli organizzatori del corteo appena finito davanti alla stazione metro Piramide.
di VIOLA GIANNOLI, SARA GRATTOGGI, SIMONA CASALINI, GAIA SCORZA BARCELLONA e VALERIA PINI
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